Planimetria catastale rasterizzata: tutto quello che devi sapere

planimetria catastale rasterizzata

Saprai sicuramente cosa è una planimetria catastale: si tratta di un disegno del tuo immobile restituito in scala 1:200, con tutte pertinenze annesse. Ma forse, quando senti parlare di planimetria rasterizzata, ti trovi in difficoltà, poichè non sai di cosa vuol dire. Questo non interessa solo chi deve vendere o acquistare un’immobile, ma anche alcuni operatori del settore. In questa breve guida, facciamo chiarezza sulla planimetria catastale rasterizzata e sul suo utilizzo.

Brevemente, anticipiamo che il temine rasterizzazione è riferito ad una planimetria in formato digitale della tua casa e di tutte le proprietà collegate ad essa. Per poter effettuare la richiesta della planimetria catastale rasterizzata, è sufficiente accedere sul portale online dell’Agenzia delle Entrate ed effettuare il download del documento contenente l’ultimo aggiornamento della planimetria del tuo immobile, in formato pdf.

Cos’è la planimetria rasterizzata?

Le planimetrie di tutti gli immobili che sono registrati al catasto sono disponibili per la consultazione da parte di chi possiede l’autorizzazione all’accesso, nell’archivio telematico dell’Agenzia delle Entrate. In passato, questi documenti erano archiviati solo nel formato cartaceo, ma con il processo di informatizzazione dei documenti catastali, le planimetrie collocate nei fascicoli del catasto, sono state sottoposte alla scansione, in modo da favorire il facile reperimento e la rapida trasmissione dei documenti.

La rasterizzazione quindi, è un procedimento utilizzato per includere la copia digitale della planimetria catastale all’interno della banca dati dell’Agenzia delle Entrate. Con questo sistema l’acquisizione dei documenti cartacei avviene per mezzo dello scanner. Ma ci possono essere alcuni casi in cui la planimetria è stata rasterizzata, questi riguardano edifici molto vecchi oppure è possibile che il documento non è stato aggiunto al fascicolo dell’unità immobiliare corrispondente da parte degli operatori addetti all’archivio catastale.

Come richiedere la rasterizzazione della planimetria

Se la planimetria catastale non è stata rasterizzata per uno dei motivi descritti sopra, è possibile risolvere il problema presentando una richiesta di rasterizzazione, in modo da far acquisire il documento all’interno degli archivi digitali del catasto tramite la procedura DOCFA del ministero. La richiesta di rasterizzazione della planimetria catastale può essere avanzata:

• All’Agenzia delle Entrate;
• Ad un tecnico abilitato o ad un’agenzia di servizi.

I tempi di attesa per la procedura di acquisizione sono in genere di quattordici giorni lavorativi.

Cucine in muratura classiche, rustiche e country

cucine muratura

La cucina in muratura è una struttura in cemento sulla quale vengono poste ante e ripiani creati appositamente da un artigiano del legno. Anche se nell’immaginario collettivo, la cucina in muratura, è quella della grande casa di campagna, ne esistono in realtà di molti stili, adatti ai più diversi tipi di ambiente. E sono sempre sinonimo di buon gusto ed eleganza.

Se è vero che le cucine muratura sono generalmente più costose rispetto a quelle più tradizionali, è anche vero che soprattutto negli ultimi anni c’è sempre più la tendenza a costruirsi da soli la cucina in muratura, risparmiando notevolmente sui costi.

Naturalmente, la realizzazione fai da te di una cucina in muratura, richiede tempi molto più lunghi e capacità tecniche importanti quindi fatelo solo se credete fermamente di esserne in grado. Riparare errori commessi potrebbe rivelarsi non semplice e, non meno importante, costoso. Veniamo ora a parlare dei diversi stili di cucine in muratura.

Cucine in muratura rustiche

cucine Roma

Cucine Roma – https://cucineroma.net

La cucina in muratura in stile rustico è la cucina in muratura per eccellenza, deve essere obbligatoriamente in legno, optando per mattonelle quadrate nello stile delle vecchie case di campagna. Questo tipo di cucina si adatta a casali di campagna ed, in generale, ad ambienti spaziosi. Essendo una cucina dallo stile importante potrebbe risultare troppo pesante in un ambiente di dimensioni ridotte.

Cucine in muratura moderne

Uno stile di cucina in muratura che si è affermato in questi anni, più snello rispetto al rustico, è lo stile moderno, o classico, che si differenzia per l’uso di materiali più lineari e legni meno importanti, seppur dello stesso livello qualitativo.

Altro materiale che si può utilizzare per i rivestimenti, molto di moda recentemente, è la resina cementizia, in grado di dare un tocco davvero moderno e minimale alla cucina, pur mantenendone l’aspetto accogliente.

Cucine in muratura country

Le cucine in muratura in stile country si dividono in cucine country chic, romantiche, contemporanee e shabby chic. Si caratterizzano di solito per l’uso della ceramica, della terracotta e per le pentole a vista, soprattutto quelle di rame. Utilizzano colori molto più chiari rispetto alle cucine in muratura rustiche, magari con maniglie in ferro battuto.

Arredo bagno: la scelta di mobili e accessori

Arredo bagno Milano

Sappiamo bene che al giorno d’oggi possiamo scegliere tra un infinità di modelli per quanto riguarda i mobili e gli accessori per l’arredo bagno, arredo bagno Milano offre molte soluzioni. Prima di tutto bisogna chiarire alcuni aspetti. Dovete aggiornate completamente lo stile del vostro bagno oppure semplicemente modificare l’abbinamento dei mobili e dei pezzi sanitari?

Lo stile di arredo bagno

È bene sapere che esistono diverse tipologie di pezzi sanitari, dai più futuristici ai classici senza fronzoli e che fanno il loro dovere. Per quanto riguarda le pareti, i colori più richiesti sono quelli scuri o che diano la sensazione di stare all’interno di una centro benessere o di una spa. Gres effetto legno sui muri e possiamo avere un effetto sauna, mosaico nelle pareti della doccia a richiamare antichi lavatoi egizi.

Insomma possiamo sbizzarrirci su quest’aspetto, oltretutto il bagno è sempre stato la colonna portante di una casa ben arredata e sopratutto che abbia un minimo di coerenza con tutte le stanze.

Il water

Per quanto riguarda il water ne esistono di svariati tipologie, con piedistallo, a parete e sospeso.
Il primo presenta un punto d’appoggio chiamato appunto piedistallo, il secondo è direttamente incollato alla parete particolarmente utilizzati nei luoghi affollati come aree di servizio e bar, mentre il terzo è fissato alla parete ma completamente staccato dal pavimento ecco perché viene chiamato wc sospeso.

Il piatto doccia

Anche qui abbiamo l’imbarazzo della scelta, ma è bene sapere che oggi non vanno più di moda i classici piatti doccia monoposto e con dei vetri poco eleganti bensì abbiamo avuto modo di notare che il piatto doccia viene direttamente unificato alla stanza, come se fosse una cameretta a parte. Il piatto doccia viene direttamente fatto alla stessa portata dei mattoni del pavimento e poi viene circondato da vetri camera particolari in stile Grande fratello, così avrete anche la possibilità di fare la doccia in 2 e non per risparmiare acqua.

La rubinetteria

La rubinetteria va scelta secondo dei criteri semplici, non esagerare con i fronzoli, quelli più consigliati sono particolarmente hi-tech con dei design sempre più vicini a delle Nino fontane.

Pertanto il vostro stile di arredo bagno può essere particolarmente dispendioso ma con gli abbinamenti corretti potete ricreare il bagno perfetto, ricordate che esistono dei marchi di garanzia e sopratutto italiani che con la loro esperienza posso evitarvi delle fregature o addirittura problemi strutturali peggiori.

Come fare i lavori di ristrutturazione bagno

Ristrutturazione bagno

Lavori di ristrutturazione bagno – www.ristrutturazionebagnomilano.net

Di seguito vengono riportati alcuni consigli per tutti coloro che si apprestano ad effettuare dei lavori di ristrutturazione bagno.

La demolizione del vecchio bagno

La prima fase della ristrutturazione del bagno è la demolizione di quello preesistente. Innanzitutto la ditta edile che effettua i lavori sigilla il bagno e le stanze adiacenti e chiude le chiavi di arresto dell’acqua. Quindi si rimuovono arredi e sanitari per poi demolire il pavimento, il massetto di sottofondo (quando si sostituiscono le tubazioni) e i rivestimenti con un martello demolitore. Infine l’idraulico segna le tracce per gli scarichi, le nuove tubazioni e gli attacchi. Si tratta della fase più rumorosa: per questo occorre rispettare i parametri di inquinamento acustico della normativa comunale. I calcinacci vanno smaltiti in una discarica autorizzata.

Posizionamento degli impianti

In bagno vanno posizionati gli impianti idraulico ed elettrico: questa operazione è fatta dai rispettivi professionisti seguendo le tracce. Maggiore attenzione va posta nella posa delle tubazioni per evitare perdite d’acqua al termine dei lavori. Volendo è possibile anche cambiare la posizione dei sanitari.

Getto del massetto

Una volta posate le tubature si getta il nuovo massetto e lo si livella. Si tratta di uno strato di calcestruzzo che ospita e protegge gli impianti, consentendo di avere un supporto liscio per il pavimento. Quindi si chiudono le tracce a parete.

Posa dei rivestimenti

Quando il massetto è completamente asciutto si effettua la posa in opera del pavimento, tralasciando lo spazio occupato dall’eventuale doccia. I rivestimenti possono coprire le pareti del bagni con altezze variabili, ma nella maggior parte dei casi si arriva a 1,20-1,30 metri oppure fino alla cornice della porta (2,10-2,20 metri). In base ai gusti personali è possibile rivestire soltanto la zona lavabo e la zona doccia. In ogni caso la posa dei rivestimenti e dei pavimenti va fatta a regola d’arte, accertandosi che le superfici siano a livello. Inoltre i leganti, spesso collanti, devono essere di ottima qualità ed essere applicati sul retro degli elementi modulari in modo uniforme.

Posa dei sanitari e montaggio delle rubinetterie

Una volta che il pavimento è calpestabile e i rivestimenti si sono attestati, l’idraulico monta i sanitari, il box doccia e rubinetterie complete. Nel caso di modifiche all’impianto elettrico l’elettricista fa un controllo d’insieme.

Collaudo finale

Una volta terminati i lavori la ditta edile deve effettuare un collaudo finale degli impianti, per verificare che siano perfettamente funzionati e conformi al progetto. Le rubinetterie non devono perdere e la pressione dell’acqua adeguata. La pulizia del locale è di competenza dell’impresa.

Come ristrutturare un mini appartamento

Ristrutturazioni

Un grande appartamento risulterà più facile da arredare e potrà sembrare che si possano avere più possibilità di scelta, in realtà le idee sono tante anche per un mini appartamento. Oggi le idee per  ristrutturare casa si possono trovare anche in internet sui tanti blog di ristrutturazione come ad esempio https://ristrutturazionibologna.org/. Come prima cosa da fare è quella di massimizzare lo spazio con i colori. La tonalità di azzurro va a migliorare la limitata quantità della luce naturale dell’appartamento.

Utilizzando lo stesso colore della luce in tutto l’appartamento, si crea l’illusione di più spazio attraverso la coesione, a causa del fatto che ogni area non viene tagliato da diverse tonalità. Altra ottima idea è l’aggiunta del colore grigio, il quale contribuisce a rendere un colore un po’ più neutrale, permettendo così di lavorare con molti altri colori accentuati pur rimanendo leggeri.

Quando si tratta di lavori di verniciatura in piccoli spazi, bisogna prendere in considerazione i dettagli. Quindi è intelligente verniciare in diverse tonalità in base a come entra la luce in alcuni spazi e verniciare di conseguenza, in modo da massimizzare la luce soprattutto nei punti dove è poca. La disposizione di lampade, lampadari e faretti vari, aiuta anche con il non far sembrare l’appartamento troppo piccolo. Pianificare un impianto adeguato alle proprie esigenze è ideale per ristrutturare un mini appartamento.

Ristrutturazione casa Milano

Ristrutturazione casa Milano – https://ristrutturazionimilano.net/

Se si ha voglia di una sala da pranzo con tanto di salotto e spazio tv, allora si può pensare di massimizzare lo spazio andandolo a “rubare” alla cucina, dove si evita di lasciare spazio per un tavolo e fare una piccola isola o mensola a muro con sgabelli. In questo modo si può mangiare lì velocemente e quando si è soli ed ospitare in sala da pranzo quando ci sono più persone.

La buona organizzazione salva spazio avviene anche in cucina dove più elettrodomestici possono essere nascosti nei vari scompartimenti, senza prendere spazio in casa. Se nel salotto c’è bisogno di spazio per altro, si può evitare lo spazio della consolle e installare la tv sul muro, in questo modo c’è spazio.

Nelle camere da letto gli armadi a muro sono la scelta ideale, anche nei corridoi, per recuperare spazio e averne tanto per poter riporre tutte le cose, lo stesso vale per il letto contenitore, che si alza e ci si può riporre di tutto. Nel bagno gli spazi sono minimi, mobiletti con lavello incluso sono la soluzione giusta insieme alle scarpiere a muro.

Arredamento casa in stile classico o moderno?

Arredamento classico o moderno

La casa parla di noi. E’ il nostro piccolo mondo, ci assomiglia. L’arredamento esprime parte della nostra personalità, nella scelta dello stile, sia esso classico o moderno. Così come scegliamo con cura il luogo in cui vivere, e l’abitazione stessa, anche l’arredo ha una grande rilevanza. Le mode passano, e i gusti personali possono anche cambiare. Non cambiano i motivi per cui scegliamo una tipologia di arredo preferendola ad altre. Classico o moderno, parliamo di stili piuttosto diversi tra loro.

Arredamento classico

Arredamento classico

Arredamento casa Roma – arredamentiroma.net

Nei materiali, nelle forme, nei colori. Il classico ci fa pensare ad abitazioni dalle linee architettoniche storiche, palazzi antichi, case vissute e ricche di ricordi. La storia, il passato, riempiono anche gli spazi interni, con mobili e arredi in cui il legno è il materiale predominante. Pezzi antichi o classici contemporanei, forme imponenti e austere, colori caldi.

Un arredamento di questo tipo trova la sua collocazione ideale in ambienti ampi, luminosi. I mobili che caratterizzano questo stile sono generalmente di grandi dimensioni: letti alti, librerie profonde, credenze e comò. I complementi d’arredo non sono meno importanti, tappeti pregiati, lampadari elaborati, tessuti raffinati.

Arredamento moderno

Arredamento moderno

Arredamento moderno – Arredamenti Torino

Lo stile moderno, al contrario, inserisce la geometria nelle forme, con linee pulite, essenziali. I materiali ti modernipredominanti sono l’alluminio, il vetro, i laminati e le resine. Prodotti innovativi ed elettrodomestici tecnologici, studiati per essere soprattutto funzionali. Gli spazi si dilatano, la luce si moltiplica.

Le dimensioni degli arredi si riducono, per cui un arredamento moderno si adatta perfettamente anche in case di piccole dimensioni, sottraendo il minimo dello spazio. Nello stile moderno cambiano anche i colori, che sono essenziali: bianco, nero, i colori dei metalli. La tendenza dell’arredamento moderno è lo stile minimal.

Quale stile di arredamento scegliere?

Difficile dire quale sia la migliore soluzione d’arredo, ognuna ha caratteristiche proprie, differenze ben definite. La scelta dipende soprattutto dal gusto personale, dalla dimensione degli spazi, da esigenze funzionali. Le proposte più innovative suggeriscono l’integrazione di classico e moderno, con inserti classici rivisitati, che collocati strategicamente creano contrasti di grande effetto. Nulla vieta di fondere vari stili: contemporaneo, industrial, shabby. Ma sempre seguendo una semplice regola: sottrarre piuttosto che aggiungere. Pochi pezzi, accostati con gusto e armonia.

Infissi, quali scegliere?

Infissi

Grazie alle detrazioni economiche per la riqualificazione energetica molti hanno potuto acquistare nuovi infissi e serramenti per la loro casa, rendendola più confortevole e sicura. Quali sono i materiali che rappresentano la scelta giusta nel campo? Di cosa dobbiamo tenere conto prima di effettuare questa spesa importante?

Sono tanti i fattori da tenere in considerazione, come il clima e l’esposizione delle finestre, il grado di isolamento necessario in base alle intemperie che la casa deve affrontare, la dimensione degli infissi, il design e i materiali con cui sono realizzati.

I materiali degli infissi

I materiali tra cui scegliere sono l’alluminio, il legno e il pvc. Vediamone insieme le caratteristiche principali.
L’alluminio viene da sempre usato nella lavorazione d’infissi perché morbido, leggero e duttile. É capace di resistere bene agli agenti atmosferici e ha una notevole durata nel tempo.

Per contro, se usato da solo, ha una scarsa capacità d’isolamento acustico e termico, infatti la sua classica tecnica di realizzazione a taglio freddo non è sufficiente: la tecnica a taglio termico invece consente l’inserimento di listelli in materiali a bassa continuità termica, che isolano la finestra dalle dispersioni termiche classiche dei serramenti in alluminio. L’alluminio è un materiale facile da pulire che non necessita di tanta manutenzione.

Il pvc è un materiale plastico resistente e fortemente isolante: è totalmente impermeabile, non crea condensa anche se sottoposto a sbalzi di temperatura notevoli e garantisce un buon isolamento acustico. I colori disponibili sono infiniti, ma in questo caso la finitura stile legno è tra le preferite. Il pvc è la scelta migliore in termini di risparmio, in quanto molto economico, ma purtroppo la qualità non è eccelsa: questo materiale risente soprattutto dell’esposizione al sole, e si deteriora nel tempo.

Le caratteristiche dei serramenti in legno

Il legno è il primissimo materiale in cui gli infissi siano mai stati realizzati: è associato all’idea di rustica solidità, di un ambiente accogliente e caloroso. É un dettaglio che impreziosisce la casa ma necessita di costante manutenzione e la realizzazione degli infissi in legno, se effettuata bene e con materiali di qualità, può risultare costosa.

La soluzione ideale che viene incontro a tutte le necessità è senz’altro una forma mista: esistono infatti infissi che uniscono una struttura interna in legno o pvc a listelli in alluminio che ne implementano l’isolamento e garantiscono maggiore resistenza. La scelta dei materiali è importante e dev’essere effettuata con la piena consapevolezza del rapporto qualità prezzo, perché un buon infisso è un investimento sicuro che valorizza la casa.

Lavori di ristrutturazione casa: suggerimenti utili

Ristrutturazione

Se avete comprato una vecchia proprietà e avete esigenza di rinnovarla, oppure se volete rinnovare degli ambienti della vostra abitazione che non vi piacciono più, ecco di seguito alcuni suggerimenti utili su come svolgere i lavori di ristrutturazione di una casa. Su ristrutturazionecasaroma potete trovare molte idee e spunti interessanti.
Innanzitutto, dovete assicurarvi di conoscere bene l’immobile che vi accingete a rinnovare: prima di pensare alle rifiniture estetiche è infatti indispensabile controllare l’interno.

Una perizia tecnica vi aiuterà a comprendere non solo il valore dell’abitazione da ristrutturare, ma anche le sue effettive condizioni. Fate in particolare attenzione all’isolamento termico della casa, all’impianto elettrico e del gas, che devono essere a norma, alle condizioni dell’impianto idraulico e della rete fognaria, che deve essere dotata di una fossa biologica. A questo punto, potrete cimentarvi nella riorganizzazione dello spazio interno, se questa fosse necessaria e ai rivestimenti di pavimenti e pareti; potreste dover sostituire questi ultimi perchè sono danneggiati o non rispondono al vostro gusto.

Se la vostra ristrutturazione prevedesse l’eliminazione di tramezzi o pareti intermedie, badate di non danneggiare i muri portanti e se la casa ha più di un piano, cercate di partire sempre dai piani superori. In questa fase, potrete procedere alla rimodernazione degli impianti e a modifiche che contribuiscano a migliorare l’isolamento della vostra casa; insisto particolarmente su questo punto, poichè spazi ben isolati vi permetteranno innanzitutto una vita più confortevole e comporteranno un sensibile risparmio sui costi di riscaldamento.

Quando vi accingete a posare le piastrelle o il parquet che avete scelto come rivestimento del vostro pavimento, fate attenzione a stendere adeguatamente la caldana (un rivestimento di malta su cui viene posato il pavimento): dalla sua qualità dipenderà infatti la durata del vostro rivestimento. Una volta completati gli allacciamenti elettrici e i vari impianti, la vostra casa necessita solo di essere riempita.

Rivolgetevi ad un architetto o ad un altro professionista per avere consigli utili, leggete le guide alla ristrutturazione della casa di  ristrutturazionitorino ma ideate un vostro progetto ben preciso; però tenete sempre a mente che in quei locali dovrete vivere quotidianamente, perciò non rinunciate alla comodità.

Gli stili di arredamento sono molteplici dal classico al rustico, dallo shabby chic al minimal scandinavo, trovate quello più adatto a voi e personalizzatelo a seconda delle vostre esigenze. Se avete necessità, rivolgetevi ad un arredatore o ad un designer, che vi guiderà nelle vostre scelte. Qualora la vostra casa abbia un giardino, non dimenticate di curare anche il suo design, poichè questo è la porta d’accesso alla vostra dimora. Un consiglio necessario in tutte le fasi, è quello di sbizzarrirvi con la fantasia e con le idee.

Idee di arredamento con l’architetto on line

architetto online

L’home styling è una vera e propria passione. Oltre ad essere un mestiere di grande prestigio, è anche un modo di trasformare la propria abitazione attraverso idee uniche e originali. Le progettazioni on line permettono di risolvere ogni tipo di dubbio o incertezza con l’aiuto di un architetto on line che si occupa di seguire la propria clientela dall’inizio dell’acquisto di una casa al passo successivo che è l’arredamento.

L’esperienza ventennale d’ingegneri e architetti è messa a disposizione di tutti quelli che cercano un nuovo modo per arredare ambienti secondo stili diversi. Le consulenze on line, infatti, offrono innumerevoli soluzioni e hanno come obiettivo principale affinare il progetto online tramite revisioni successive. I passi attraverso i quali si muove un architetto on line sono tre: la proposta, le revisioni e il confezionamento.

Dapprima sono trasmessi gli elaborati dettagliati basati sulle esigenze dei richiedenti. La progettazione, inoltre, è completa delle sagome di arredi e persone. Il nuovo modo di elaborare arredi e sfruttare le tecnologie è la strada della quale ci si serve per arrivare alla proposta. In un secondo momento si passa alle revisioni.

I clienti ricevono la proposta iniziale con lo scopo di fare i propri ragionamenti e trasmettere ogni tipo di osservazione o riflessione affinché l’architetto on line possa modificare la progettazione e affinarla per le successive revisioni. L’ultimo passo è l’elaborato finale accompagnato da una relazione esplicativa, basata su una spiegazione concernente le scelte progettuali.

Lo studio delle finiture e delle immagini render fotorealistiche è un altro strumento del quale ci si serve per completare questa progettazione. I preventivi sono effettuati dopo aver visto la planimetria di un’abitazione, perché è importante fare riferimento alla complessità dell’immobile che sarà arredato. Le esigenze, infine, sono un altro aspetto che gli architetti on line richiedono per capire desideri e gusti delle persone che avranno il piacere di continuare la progettazione con loro.

Tutti i consigli per arredare una casa e per le finiture di qualsiasi ambiente sono dati on line. Sono tante le cose da sapere per scegliere uno stile piuttosto che un altro. Cucina, camera, salotto, bagno, studio sono spazi dalle funzioni differenti. Ecco perché si ricorre a metodologie innovative per creare ambienti unici e pratici.

Un architetto on line è una persona con esperienza e con idee nuove che sceglie di mettere a disposizione la propria professionalità in un modo del tutto nuovo. Attraverso differenti siti è possibile scegliere l’architetto che più si addice alle nostre esigenze e procedere per una progettazione on line originale.

Avvisi di Accertamento Catastale

accertamento-catastale

Lo scorso novembre l’Agenzia delle Entrate – Ufficio Provinciale di Roma ha dato avvio alle notifiche di numerosi Avvisi di Accertamento Catastale con i quali comunicava ai contribuenti la rideterminazione dei dati di classamento e rendita catastale degli immobili di loro proprietà. Gli immobili che saranno interessati dalla revisione dei classamenti sono 175.000 e ricadono in alcune microzone comunali ove ad avviso dell’Agenzia si sono verificati significativi scostamenti tra il valore medio di mercato e quello medio catastale.

Le rendite catastali rettificate appaiono già nella banca dati del catasto ancor prima che il contribuente abbia ricevuto l’atto di accertamento.

Per i contribuenti cui l’atto di accertamento è già stato notificato vi è la possibilità di chiedere all’Agenzia delle Entrate il Riesame in autotutela e/o presentare ricorso presso la Commissione Tributaria Provinciale entro 60 giorni dalla data di notifica.

Il Riesame in autotutela appare controproducente perché non sospende il termine  per ricorrere innanzi alla Commissione Tributaria e il contribuente rischia di perdere tempo prezioso presso gli uffici del catasto di via Ciamarra, che sembrano ben organizzati a ricevere le istanze in autotutela ma non anche ad evaderle.

L’avviso di accertamento catastale può apparire a molti contribuenti come dotato di regolarità sostanziale, anche in virtù dei continui riferimenti legislativi in esso contenuti. In realtà l’Agenzia ha eseguito un’operazione di massa a tavolino, non priva di elementi di infondatezza e contraddittorietà, nata con il solo scopo di aumentare indiscriminatamente le rendite catastali degli immobili ricadenti in zone determinate.

Ed infatti l’Agenzia, pur riconoscendo che “… la classe viene determinata (omissis) con riferimento alle caratteristiche proprie dell’unità immobiliare”,  ha operato le rettifiche delle rendite senza aver svolto i necessari sopralluoghi all’interno delle singole unità immobiliari, volti a verificare che la stima erariale tenga conto del contesto urbano, delle caratteristiche proprie dell’immobile, delle reali condizioni e della sua ubicazione ed esprima  conseguentemente il suo reddito effettivo, fatti gli opportuni confronti con le unità tipo. Il tutto come disposto dall’art.61, comma 1 del D.P.R. 1142/49 e dal D.L. n.70 del 1988, convertito con modificazioni dalla L. 13 maggio 1988, n. 154.

Dall’analisi dei primi atti che sono stati notificati è emerso quanto segue.

In primo luogol’Agenzia si è ben guardata dall’indicare l’ubicazione e la consistenza degli immobili di riferimento, limitandosi a citarne i soli dati catastali (foglio, particella, subalterno), rendendo così più lunga e difficile per il contribuente la verifica della correttezza dell’operato dell’Agenzia.

Inoltre sono emerse circostanze paradossali in ordine alla scelta operata dall’Agenzia delle unità di riferimento.

Ed infatti alcune di esse sono ubicate in prestigiosi edifici storici, così che semplici e modeste abitazioni sono state poste a confronto con altre facenti parte di immobili quali “Palazzo Barberini” o “Palazzo Pamphilj Lecca di Guevara”. Chissà quale unità di riferimento verrà indicata nell’atto di accertamento notificato ai contribuenti proprietari di immobili nei dintorni del Quirinale.

In altri casi l’Agenzia ha uniformato la rendita di un immobile del ‘700 del Rione Trastevere, con quella di un immobile moderno in vetro e acciaio del quartiere Prati. Ciò facendo ha di fatto rinunciato ad accertare il grado di differenziazione tra gli immobili ricadenti in una stessa zona censuaria o microzona che dir si voglia, ed è quindi venuta meno al principio fondamentale della perequazione delle imposte. Nella disciplina estimativa, infatti, considerare che tutti gli immobili siano uguali solo perché ricadenti nella stessa zona censuaria o microzona è totalmente errato perché ogni immobile ha caratteristiche estrinseche ed intrinseche proprie, che determinano valori e redditi diversi da fabbricato a fabbricato, anche a distanza di poche decine di metri.

Da ulteriori verifiche è emerso che l’Agenzia, pur riconoscendo un incremento della redditività degli immobili ricadenti nelle microzone interessate dall’operazione in oggetto, non ha ritenuto di aumentare il classamento delle unità di riferimento, le quali pertanto hanno mantenuto il classamento originario risalente all’epoca di impianto (1939), realizzando di fatto una disparità di trattamento tra i contribuenti di una stessa microzona.

L’operato sin qui svolto dall’Agenzia è chiaramente proteso a livellare tutti i classamenti delle unità immobiliari site in alcune zone di Roma: agli immobili ad uso abitazione è stata attribuita prevalentemente la categoria A/2 (abitazione civile) classe 4^, eliminando la categoria A/5 (abitazione ultrapopolare) e quasi in toto la categoria A/3 (abitazione economica) e le classi dalla 1^ alla 3^ della categoria A/2 (si tenga presente che la rendita catastale aumenta con l’aumentare della classe, quindi sono state eliminate le classi più economiche della categoria A/2).

L’operazione eseguita dall’Agenzia delle Entrate per il Comune di Roma ricalca quella già avvenuta in altri comuni italiani. I contribuenti di Napoli che hanno impugnato gli avvisi di accertamento loro notificati hanno già visto concludersi vittoriosamente due gradi di giudizio. I giudici tributari della Campania hanno riconosciuto valide le ragioni dei contribuenti annullando numerosi accertamenti catastali per mancanza di motivazione degli stessi, per aver operato le rettifiche delle rendite senza aver svolto gli obbligatori contraddittori e sopralluoghi e per non aver giustificato i miglioramenti sulla base dei quali sarebbero state determinate le maggiori rendite.

Anche gli eventuali ricorsi dei contribuenti romani potrebbero venir accolti con le medesime motivazioni, determinando di fatto una diversità di classamento tra gli immobili di chi impugnerà vittoriosamente l’accertamento e quelli di chi vi presterà acquiescenza, cosicché appartamenti di un medesimo fabbricato risulteranno classati in modo diverso.

Sicuramente la revisione degli estimi per gli immobili che hanno visto incrementato il proprio valore era un atto necessario, tuttavia il metodo adottato dall’Agenzia delle Entrate vanifica gran parte del lavoro di formazione e conservazione del Catasto che i professionisti, non solo quelli interni all’Ufficio, hanno portato avanti dal 1939 ai giorni nostri; lavoro improntato a principi di giustizia ed equità nella determinazione dei classamenti e delle rendite immobiliari, al fine di attuare il superiore principio generale di perequazione delle imposte.